"Le parole non sono innocenti": Antonio Moresco sul concetto di fiction

(...) Qualcuno dice che Moresco è una sorta di profeta. Lei che ne pensa?

Antonio Moresco Io la spiego così: da molto tempo la letteratura viene chiamata fiction. Le parole non sono innocenti, esprimono pensieri profondi. E fiction nella traduzione italiana finzione accentua il suo carattere negativo perché la finzione è l’opposto della realtà. La colloco in una zona inoffensiva di intrattenimento. Ma la letteratura ha sempre avuto ben altra funzione che non l’intrattenimento. È stata prefigurazione, profezia. Quando Melville scrive “Moby Dick”, Hugo “I miserabili” o Dante la “Commedia” non è che vogliano fare esercizi di stile. Prendiamo Dostoevski. I suoi sono libri splendidi sul piano letterario ma lui ha l’idea, o l’illusione, di creare un sommovimento nelle coscienze e nei cuori di chi legge. Avere ridotto la letteratura a un ruolo di finzione è una cosa efferata di questa epoca. È di una gravità assoluta che il mondo della cultura abbia accettato di stare in quel cantuccio lì, nella prigione bianca della fiction. La letteratura si è messa a fare il controllo del territorio e dell’esistente, invece di creare eversione dentro l’esistente come hanno sempre fatto i grandi scrittori.

Evviva Gianni Rodari!


Evviva Gianni Rodari!
Che vita, Gianni Rodari!
Che vita, Gianni, rodati!
Che vita, già in rodati!

Che ti va, già irrorati?
Che vivan già inondati?
E viva, Gianni, in onda!
É vivo Gianni, rodami!

É mimo già in cordami!
E mi va già, mi roda lì!
Emilia, Gianni oda da lì!
Empi già li miro da lì!

Evita gialli ordinati!
Entità già lì non radi!
Enti tali non da rari!
Imita già mi ronda qui!

Imita Gianni Rodari!
Il mito Gianni Rodari!
Che vivo, Gianni Rodari!
Evviva, Gianni Rodari!

Gianni Rodari, 23 ottobre 1920 - 14 aprile 1980



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Ansia (11 settembre 2018, 23:52)


Se cammini soltanto la gente non capisce
è tutta sospettosa: "Guarda quello, che fa?
Perché non gira alla larga, che vuole?" Dice.

Se camminando fumi, già è diverso, sei
meno strano. "Che fa quello? Ah, fuma."
Dice la gente. Non si sa bene perché

Meglio di tutto è stare fermi. O peggio.
No meglio. Allora la gente è contenta, perché
non ti fai notare. "Guarda che bravo quello, sta fermo."

Si accontenta, la gente.

Piccolissimi pezzi


A me
rimani segreta.
13 aprile 2018, 15:13


Oggetto di non desiderio
Inutilmente bella

Siamo sicuri che anche il sasso
cadendo
non si faccia male?

Se avessi un cuore di pietra
e me lo spezzassero,
sarebbe comunque grave?
7 ottobre 2017, 16:11


Accarezzo la rabbia
e non trovo pace.
Dunque,
a tutto c'è un limite?

Vuole troppo e
non otterrà nulla.

C'è vita nell'universo?

Strategie per conquistare il mondo.

L'universo non è mai in equilibrio.

Non mi piacciono le giornate senza ombre.

Pensare di essere speciali per qualcuno
e scoprire all'improvviso che non è così
è orribile.

Per essere felici bisogna volerlo almeno un po'.
31 luglio 2016, 23:09


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Lamis (un racconto in friulano su Contecurte)


Ogni tanto scrivo ancora. Ogni tanto scrivo. Se mi organizzo bene ricomincio a farlo anche con una certa regolarità è che - ora come ora, credo sarete d'accordo - tutto sembra fermo e in continuo movimento, più del solito ed è difficile fare dei piani.

Però, appunto, siccome ogni tanto scrivo ancora, se volete potete leggere su Contecurte a questo link un racconto breve in friulano che s'intitola "Lamis" e in cui compaiono:
- un leone
- dei coltelli
- l'infallibile Oscar

Buona lettura.

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